Se la performance fosse semplicemente il risultato di un buon allenamento, dell’uso di una buona tecnica, della conoscenza del campo in cui si agisce, beh .. almeno sulla carta tutti potremmo arrivare sul gradino più alto del podio… e invece non è così! A parità di potenzialità fisica, capacità e preparazione tecnica la differenza è data dal gioco mentale.
Ogni atleta si trova a fare i conti con emozioni, paure, pressioni, stress, perplessità e, conoscere i meccanismi mentali attraverso i quali elaboriamo la realtà e i processi che regolano la motivazione, è il primo passo per ottenere una performance eccellente ed è importante, non solo possedere tutti gli strumenti necessari, ma anche saperli utilizzare.
Da più di due anni ho aderito al progetto LA PELLE AZZURRA, che si occupa di preparazione mentale ed emotiva per migliorare la propria performance.
Da quando corro e gareggio (ormai tanti anni… sto diventando vecchia!!!) ho sempre saputo che l’aspetto mentale giocasse un ruolo fondamentale ma, seppur appurato questo concetto, non avevo mai dedicato del tempo ad allenarlo. Credevo forse, che la “testa” si prendesse come qualcosa di preconfezionato e che la parte fisica fosse l’unico aspetto da allenare.
Grazie ad Alessandro Melchionna e Sara Haeuptli ho scoperto l’esistenza di tecniche estremamente efficaci (da allenare quotidianamente, proprio come si fa attraverso i fondi lenti, i medi, le ripetute, ecc.) per poter gestire, conoscere e trasformare in “alleato” la nostra mente!
Anche solo il “confezionamento” di un obiettivo (che davo per scontato saper fare perché è forse una delle prime cose che ci insegnano sin da bambini) cambia completamente la sua efficacia, se strutturato nella maniera corretta per essere “vincente”.
Ho imparato a saper controllare il “focus mentale”, ovvero la direzione nella quale dirigere le proprie risorse, perché l’energia scorre dove si dirige l’attenzione.
Una svolta nel mio approccio mentale è stato lavorare sulle “interferenze”, e cioè su quei fattori “esterni” e non direttamente controllabili da noi stessi, che possono avere una forte influenza sui nostri pensieri, emozioni, decisioni, ecc.
Gli “allenamenti” che forse più mi hanno entusiasmato sono state le sedute guidate di “imagery”, ovvero delle visualizzazioni volte a lavorare su svariati aspetti mentali e non (questo secondo aspetto l’ho trovato davvero interessante… per il fatto che attraverso il pensiero e la mente si possa lavorare su aspetti fisici in maniera estremamente efficace. Trovo che questa possa essere una strategia da utilizzare per esempio durante un infortunio o durante il recupero post infortunio, per ottimizzare la ripresa). Utilizzo questa tecnica ormai quasi quotidianamente, perché noto i miglioramenti che mi sta dando nella vita di tutti i giorni, non solo da un punto di vista sportivo.
Alessandro e Sara mi hanno aiutato a trovare delle “strategie pronte all’uso”, che fossero adatte alle mie caratteristiche, da utilizzare ogni qualvolta si verificasse una situazione che potesse mettermi in difficoltà o influire negativamente sulla performance, che fosse in allenamento, gara o quotidianità.
Questo progetto riunisce atleti di diverse specialità, olimpici e paraolimpici e trovo sia un’occasione unica di confronto con diverse realtà, dove ciò che ci accomuna è il fatto di riscoprirci deboli, fragili, con delle paure, ma anche immensamente forti… tutti consapevoli che la differenza la faccia il modo di reagire ai diversi eventi che ci si presentano ogni giorno (in gara, in allenamento, ma anche nella vita) e che la soluzione non sia eliminare tali situazioni, ma saperle gestire nel miglior modo possibile.
Grazie LA PELLE AZZURRA per avermi dato questa opportunità di crescita!
Sara